Visionaire Blog

Inno al Prana, Atharva Veda XI, 4.

[Inno al Prana, energia vitale o respiro, personificato come lo spirito supremo. Atharva Veda XI, 4. Dalla versione inglese in Hymns of the Atharva Veda, by Ralph T.H. Griffith,1895] 1. Sia lode al Prâna, a cui tutto questo (universo) è soggetto, che è diventato il signore del tutto, dal quale il tutto è sostenuto! 2. Sia lode, o Prâna, al tuo ruggito (vento), sia lode, o Prâna, al tuo tuono, sia lode, o Prâna, alla tuo lampo, sia lode, o Prâna, alla tua pioggia! 3.Quando Prâna chiama, invocando le piante con il suo tuono, esse vengono fecondate, concepiscono e quindi sono riprodotte in abbondanza. 4. Quando la stagione è arrivata, e il Prâna chiama con voce possente le piante, allora tutto gioisce, qualunque cosa abiti sulla terra. 5. Quando il Prâna ha annaffiato la grande terra con la pioggia, le bestie si rallegrano; (pensano): ‘la forza, così, ora otterremo.’ 6. …

“Un fanciullo che parla dall’alto dei cieli”. Gorakh Bani, Versi 1-20 e Commento. [1]

Gorakh Bani Versi 1-21 1. Il villaggio non è vuoto, il vuoto non è abitato: è inaccessibile, misterioso. Nel più alto dei cieli, un fanciullo che non ha nome, sta parlando. [Chi potrà dargli un nome?] 2. L’invisibile dovrebbe essere visto, il visto dovrebbe essere meditato. L’invisibile dovrebbe essere tenuto nel cuore. Il basso Gange dovrebbe essere portato a risalire fino all’Uovo di Brahma, Dove il puro beve l’acqua pura. 3. Proprio qui è l’imperituro, proprio qui è il nascosto, Proprio qui è l’origine dei tre mondi. La comunità degli immortali abita qui. Così gli innumerevoli siddha sono diventati i signori dello yoga. 4. Non è nei Veda o nel Libro. Non è né nella Forma né nel Senza Forma. Queste sono solo coperture e sovrapposizioni. Al vertice del cielo, il Sabad arde luminoso. Lì [lo yogi] realizza il Conoscitore invisibile . 5. L’Invisibile coscienza ha creato due lampade, Tre …

L’Enigma della Creazione nei Veda. Il Sacrificio.

Questo articolo è un lungo estratto della prima parte del seminario del 2-4 ottobre 2020, “Sulla Via dello Yoga”, in cui cerco di dare forma alle premesse del lavoro yogico e della conoscenza spirituale, come raffigurate nella teatralizzazione del rito vedico, secondo i Brahmana e le prime Upanishad. Parlare della Creazione è stabilire la premessa fondante della ricerca spirituale, che ha nel momento religioso l’esposizione di un Enigma non risolto, che solo la Gnosis / Jnana può aspirare a ricomporre. Questo articolo, per quanto corposo, si limita a esporre l’Enigma e indicarne la soluzione non convenzionale. Nel corso del Seminario, invece, ci azzarderemo a seguire le orme dell’Iniziato e ricomporre, mattone su mattone, il corpo glorioso dell’Immortale. La sua presenza, ci auguriamo, sarà visibile e riconoscibile per tutti coloro che hanno desiderio di incamminarsi lungo la Via, ad attenderli e guidarli lungo il cammino. Questo seminario si prefigge di indagare …

“Sull’Origine del Mondo”, Codice di Nag Hammadi

(NHC II, 97, 24-127, 17) da TESTI GNOSTICI A CURA DI LUIGI MORALDI Prologo Dato che tutti, gli dèi del mondo e gli uomini, affermano che non esiste nulla prima del caos, io voglio, al contrario, dimostrare che essi hanno sbagliato tutti poiché non hanno conosciuto la formazione del caos e la sua radice. Voglio addurne la dimostrazione. Se, a proposito del caos, tutti gli uomini concordano sul fatto che esso è tenebra, che si chiama «tenebra» ciò che proviene da un’ombra, e – in fine – che l’ombra deriva da una realtà esistente fin dall’inizio, è chiaro che questa (realtà) esisteva prima che ci fosse il caos e che esso venne dopo la prima realtà. Possiamo dunque pervenire alla verità, ma anche alla prima realtà dalla quale scaturì il caos: in tal modo apparirà la dimostrazione della verità. GLI ESSERI INTERMEDI: 98, 11-108, 2 L’ogdoade Allorché la natura degli …

Di Solstizi e Apocalissi. Di Saturno e dell’Età dell’Oro.

“Avadhūt, con il silenzio Maya scompare. Osservando l’azione dei Navagraha si perviene al di là del merito e del demerito. L’Unmana è la potenza dell’unione di Shiva e Shakti.” (Gorakh Bodh, verso 56) La Religione Siderale In un tempo non lontano i proto-filosofi, sacerdoti e poeti, avevano osservato le stelle per discernere un disegno e una presenza divina nel loro ciclico e regolare accadere. Un dialogo Platonico, probabilmente apocrifo, l’Epinomide, raccoglie le tesi per cui gli astri, con il loro incedere sarebbero immagine diretta della volontà divina, proprio per il loro moto regolare, differente da quello degli animali e degli uomini e perciò più vicino al vero. «Innanzitutto, volgiamo il pensiero al fatto che, come stiamo dicendo, queste due specie di esseri viventi – ripetiamolo – sono entrambe visibili, l’una, così sembrerebbe, è interamente fatta di fuoco, l’altra, invece, di terra; e, mentre l’elemento terrestre si muove disordinatamente, quello igneo …

Devi Mahatmya. Traduzione e commento in PDF.

[Solstizio 2020 | Navaratri 2020] Durante il Navaratri è tradizione leggere il Devi Mahatmya, suddiviso per i nove giorni (notti) dedicati alla Madre divina. La lettura di questo testo è una pratica devozionale riconosciuta e ricca di insight significativi. Il testo è stato tradotto e curato dagli studenti durante il Solstizio d’estate, turning point di questo anno apocalittico e insieme straordinario, a protezione e conforto dei devoti della Madre e di tutti. Il commento è stato scritto da Udai Nath durante il Navaratri di Ottobre 2020. Lo dedichiamo al Navaratri d’autunno per tutti coloro che cercheranno rifugio nella Sapienza in tempi di angoscia. Adesh Adesh. Jay Ma. Traduzione e commento a cura di Beatrice Udai Nath con la collaborazione di Alessandra Grana, Debora Menozzi, Edoardo Gobattoni. Seminario di Giugno 2020 “In lode della Grande Dea” e Navaratri 2020. L’introduzione e il testo del Devi Mahatmya sono tradotti integralmente da “In …

Karma e Yajña. Epica, sacrificio e lavoro, tra l’India vedica e il tempo del Coronavirus.

Forse useremo guanti e mascherine, o troveremo una soluzione più elegante. E’ possibile che tutte le profilassi si rivelino inaffidabili, che il virus sia presente e assente, con i suoi anticorpi, in maniera casuale, attivo o dormiente, nella maggior parte delle persone. Quindi serviranno cure efficaci per chi si ammala, che è ciò che si dice normalità (scienza, opera umana, ecc), anche se ci si riammala. Accadrà forse che restino solo due opzioni, abolendo il limbo della sicurezza percepita: ce l’abbiamo fatta, abbiamo una cura, o non abbiamo una cura, siete avvertiti. Prepariamoci anche a questo scenario. Impareremo una cosa più importante della pavida convivenza con il virus, la più potente convivenza con la morte. Penso ad Arjuna che teme di doversi sottrarre alla battaglia perché comporterà la morte di persone che rispetta e perfino di persone amate. Ma Krisna gli dice che costoro sono già morti e che moriranno …

Preghiera a Kali, di Udai Nath

Prendiamo rifugio in Te, Madre, nel tuo respiro possente, prendiamo rifugio tra le tue braccia, nel fuoco del tuo petto, nella luce della tua percezione, nel suono cristallino del tuo mantra, e nel soffio roboante del tuo grido, sciabola che scaccia dal mondo demoni e asura, nel corruccio della tua fronte che ha lo spazio del cielo, tuonante di potenza. Prendiamo rifugio ai tuoi piedi, restando immobili in mezzo alla tempesta, siamo ai tuoi piedi mentre tremiamo, siamo ai tuoi piedi nello scuotimento. Sotto i tuoi piedi deponiamo i nostri corpi nella gioia e nel dolore. Ai tuoi piedi deponiamo i nostri desideri e nostri peccati, il fardello, la colpa e l’orgoglio, perché tu appari ai nostri occhi l’unica possente che agisce nel cielo e sulla terra, e tutto ciò che abbiamo e che non abbiamo, ti appartiene ugualmente. Tuo è ogni fremito di vita nelle nostre membra, ogni scintilla …

Le qualificazioni del Discepolo

[tratto da “Fuoco dei Filosofi” Raphael, per le Edizioni Asram Vidya] Non si può non riconoscere che ogni attività (professione, ecc.) profana-sociale esige una certa attitudine, una predisposizione e qualificazione; potremmo persino parlare di vocazione. Per ogni funzione occorre, dunque, l’idoneità attinente a quella particolare sfera. Spesso si possono avere non bravi professionisti o lavoratori perché non si é portati per quello specifico ruolo, perché si manca appunto di vocazione o di attitudine. Questa, se non sempre, può essere comunque sviluppata, sebbene può capitare che il soggetto neanche sappia di averla. Anche nel campo spirituale vige la stessa legge; un candidato privo di vocazione, di predisposizioni e qualificazioni, potrebbe fare ben poco. Per quanto possa seguire un sentiero, sarà pur sempre un cattivo aspirante. Inoltre, come per seguire una qualsiasi professione occorrono studio, tempo, abnegazione e grande serietà, così per seguire un sentiero spirituale, o iniziatico, necessitano una grande serietà, abnegazione e parecchio tempo a disposizione. Capita però che, in via di massima, …

Il Suono dell’India. Notturni indiani.

Un non-diario di viaggio Il Suono che disegna lo spazio. Mataji, hai ascoltato i Mantra nel tempio? Mi chiede un uomo molto educato e gentile, come si chiede ai turisti religiosi. Certo amico mio, sono stata nei templi e ho ascoltato i mantra e gli sloka, ma qui il Suono è ovunque ci si trovi. Ci affacciamo sulla strada trafficata dell’ora dopo il tramonto, quando la curva a gomito che porta ad Assi Ghat diventa un unico ingorgo fermo, avvolto nella nota costante e variegata dei clacson spinti al massimo volume. Sembra che il mondo sia contenuto e stabilito in quel Suono potente, inutile, autonomo, concreto, immobile.  Ji, lo senti? qui ovunque ogni essere sta alzando il proprio suono al cielo, ogni cosa canta, ogni cosa suona. Accade perché l’anima di questa città è rivolta verso l’alto, e la sua stessa urgenza di salire, di espandersi e risuonare, grida: io …