Le disegnatrici dei Tarocchi esoterici del ‘900:Lady Frieda Harris, Thoth Tarot
Lady Frieda Harris (1877-1962) fu artista e illustratrice, nota per aver disegnato The Thoth Tarot (The Crowley Deck). Moglie di un deputato del Parlamento britannico, Sir Percy Alfred Harris, era sessantenne quando fu incaricata dall’occultista Aleister Crowley di creare le illustrazioni per un mazzo di Tarocchi. Il “mazzo di Tarocchi” doveva riportare la revisione operata da Crowley alla numerazione e ai nomi tradizionali, come Thelema lo era della personale interpretazione di Crowley degli insegnamenti esoterici antichi e moderni. Harris era già un’artista conosciuta ed era membro una società teosofica nota come Co-Masonry. Dopo aver incontrato Crowley nel 1937, divenne presto sua discepola e iniziò a lavorare al disegno dei Tarocchi. Si dice che la progettazione durò circa tre mesi, mentre l’esecuzione si svolse in ben cinque anni. Durante questi anni Harris lavorò letteralmente sotto le bombe, che piovevano attorno alla sua casa, creando anche otto versioni della stessa carta, fino al risultato desiderato. Harris organizzò e probabilmente sovvenzionò una serie di mostre dei suoi disegni e un’edizione di 200 copie del libro. E questa fu la sola edizione che vide la luce durante il corso della sua vita e di Crowley.
I disegni originali dei Tarocchi sono conservati negli archivi del Warburg Institute di Londra. La scarsa qualità dei materiali disponibili durante il periodo più acceso della Seconda Guerra Mondiale è la causa del fragile stato di conservazione delle tavole, e della necessità che si operi presto un restauro.
Crowley fu molto soddisfatto del lavoro della Harris, che ricoprì di lodi, sebbene assegnasse a se stesso il maggior merito nella creazione. Nonostante amasse tingersi i capelli rosso fiammante, Harris evitava i riflettori e preferiva restare anonima, rendendo perciò più facile a Crowley attribuirsi l’opera. Dopo la creazione dei Tarocchi l’amicizia tra Harris e Crowley conobbe periodi alterni, ma sostanzialmente si mantenne salda. Crowley era probabilmente una persona difficile, ma Harris era forte abbastanza da allontanarsi dai suoi accessi caratteriali. Nel corso degli anni, tuttavia, continuò ad assistere Crowley finanziariamente e fu infine uno dei suoi esecutori testamentari.
Sono celebri gli appetiti sessuali di Crowley, ma nessuno ha mai insinuato che vi fosse altro che una relazione platonica tra i due. Frieda Harris sembra essere stata una delle figure femminili maggiormante significative nella sua vita; certamente è l’oggetto di grandi lodi nel Libro di Thoth, da parte di un uomo che non adoperò toni d’encomio con nessuno; ma la vicenda di Frieda resta sostanzialmente enigmatica. Sappiamo che Frieda era membro della Co-Masonry, loggia di derivazione teosofica, dove le donne godevano di eguale status, a differenza della Massoneria tradizionale. Era impegnata a sviluppare il suo talento artistico in opere di carattere esoterico, come testimoniano i suoi Tracing Boards, ma non sappiamo se questi disegni influenzarono le scelte di Crowley, sebbene inizialmente questi intendesse creare un mazzo di tarocchi piuttosto tradizionale. Inoltre Harris scriveva con lo pseudonimo di Jesus Chutney.
Nel 1937 sappiamo che Harris incontrò Crowley e che nello stesso periodo fu iniziata all’Ordine, e che era impegnata nello studio delle dotrine di Rudolf Steiner. Crowley stava cercando appunto un artista a cui affidare il progetto dei Tarocchi. Harris non era estranea al mondo rituale, data la sua appartenenza alla Co-Masonry, ma per la realizzazione del lavoro sui tarocchi furono cruciali i libri di Crowley e gli studi di Antroposofia. E’ dunque possibile che lo studiodi Steiner fosse suggerito da Crowley stesso, che si dice affermasse di avere il compito di continuare la missione di Mme. Blavatsky e della Teosofia.
Sempre nel 1937 Frieda Harris incominciò a prendere lezioni di Geometria Proiettiva Sintetica, basata sulle teorie di Rudolf Steiner e Goethe, da Olive Whicher e George Adams. Frieda era una studentessa modello e informò Whicher che stava inserendo dei disegni geometrici nelle illustrazioni dei tarocchi su cui stava lavorando. Frieda prendeva lezioni da Whicher e sembra che Whicher abbia fatto visita a Harris nello studio di Regents Park per osservare i disegni dei tarocchi di Thoth. E’ Whicher a dirci che Frieda aveva tinto i capelli di rosso, cosa inusuale all’epoca. Nonostante il disgusto di Whicher per tutto ciò che riguardava Crowley, incoraggiò vivamente Frieda nel suo lavoro.
Lo scrittore William Holt nella propria autobiografia racconta di quando accompagnò Frieda Harris al 93 Jermyn Street, Piccadilly. Mentre Frieda disegnava qualcosa a carboncino, si iniziò una discussione sul libro, The Book of Thoth, a cui stava lavorando Crowley. Dopo una pausa nella conversazione Crowley scampave, probabilmente per un’iniezione di eroina, e rientrò con un ritratto di Lam, suscitando la disperazione di Holt. Crowley dichiarò che Lam era il suo Guru; e Frieda Harris sapeva esattamente a cosa stava andando incontro.
Frieda visse l’elaborazione e la creazione dei Tarocchi fino al punto che gli eventi della sua vita riflettevano il significato della carta a cui stava lavorando; per esempio, mentre lavorava all’otto e al nove di spade le capitarono ogni genere di incidenti e di ritardi. La pressione mentale, emozionale e spirituale ebbero anche l’effetto di rendere Frida piuttosto inaffidabile. Aleister ne fu abbastanza preoccupato da chiamare gli avvocati per proteggere la propria quota di investimnento nel progetto. Ma nonostante le questioni legali, il rispetto per il lavoro di Frida fu pienamente espresso da Crowley nell’Introduzione del Book of Thoth:
“Ella ha dedicato il proprio genio all’Opera. Ha colto il ritmo con incredibile rapidità e con inesauribile pazienza si è sottoposta alla correzione del fanatico schiavista che aveva invocato, spesso dipingendo la stessa carta anche otto volte, fino a farla coincidere con il Suo metro d’acciaio”
Il Book of Thoth fu pubblicato in una tiratura limitata a 200 copie, ma né Crowley né Harris videro mai pubblicato il mazzo dei Tarocchi.