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Ganesha chaturti: nei Veda, nel rito e nella mitologia

Risolutore di tutti gli ostacoli, Pranava Swaroopi, Incarnazione della saggezza, Devata del Muladhara Chakra! O Signore Vinayaka, Dispensatore di felicità Tu che afferri il Modaka! O Signore dalla testa di elefante! Salute a te. Om Gam Ganapataye Namaha. Ganesha è il Dio dalla testa di elefante. Egli è colui che viene adorato per primo. I suoi nomi sono ripetuti all’inizio di ogni lavoro per buon auspicio, e prima di incominciare qualsiasi tipo di culto. Egli è il Signore del potere e della saggezza. Figlio primogenito di Siva, è il fratello maggiore di Skanda o Kartikeya. Egli è l’energia di Siva, ed è chiamato il figlio di Sankara e Uma. Secondo l’antica filosofia indiana Shri Ganesh è il primo “Shabda” (AUM) o vibrazione che si manifestò al principio dell’Universo. Perciò è associato al “principio”. Alcuni lo hanno descritto come il “Signore dell’Inizio.” Ganesha nei Veda vakratuNDa mahAkAya sUryakoTisamaprabha nirvighnaM kuru me …

Inno a Dakshinamurti, di Sri Adi Shankaracharya.

Io leverò le lodi di Dakshinamurti, il bel giovane che istruiva nella conoscenza del Parabrahman col silenzio; colui che era circondato dai saggi venerabili come dai giovani discepoli, tutti assorti nella stabile meditazione del Brahman; colui che è il Maestro supremo; colui che unendo pollice e indice mostrò l’unione dell’anima con l’assoluto, colui il cui volto risplende nella beatitudine del Sé. [1] Colui che a causa della sua illusione vede, come nei sogni, l’universo esistente al suo esterno, come una città veduta allo specchio, mentre esso è verosimilmente in lui; colui che con il risveglio non percepirà che se stesso, senza secondo, a quel Maestro  incarnato, il Signore che guarda a sud, io offro il mio saluto. [2] Colui che come un mago, uno yogi dai poteri straordinari, manifesta di sua volontà questo universo a partire dal principio indifferenziato, che come il germoglio latente nel seme si svilupperà nelle varie …

Ganapati Upanishad

yam natvâ munaya sarve nirvighnam yânti tat padam |ganeshopanishadvedyam tad brahmaivâsmi sarvagam || Proprio quel Brahman sono, onnipresente, celebrato dalla upanishad di Ganesha, a cui sottomessi i saggi avanzano con ininterrotto procedere. om bhadram karnebhir iti shântih || harih om || Om! Così felicità venga dall’udire! pace! Signore! Om! namas te ganapataye | tvam eva pratyaksham tattvam asi | tvam eva kevalam kartâsi | tvam eva kevalam dhartâsi | tvam eva kevalam hartâsi | tvam eva sarvam khalv idambrahmâsi | tvam sâkshâd âtmâsi nityam | Omaggio a te, Ganapati! Tu invero sei il principio manifesto. Tu soltanto invero sei il creatore. Tu soltanto invero sei il reggitore. Tu soltanto invero sei il distruttore. Tu invero tutto certamente questo Brahman sei. Tu visibilmente sei l’eterno Sé. rtam vacmi | satyam vacmi | ava tvam mâm | ava vaktâram | ava shrotâram | ava dâtâram | ava dhâtâram | avânûcânam ava shishyam …

Ganesha chaturti: nei Veda, nel rito e nella mitologia

Risolutore di tutti gli ostacoli, Pranava Swaroopi, Incarnazione della saggezza, Devata del Muladhara Chakra! O Signore Vinayaka, Dispensatore di felicità Tu che afferri il Modaka! O Signore dalla testa di elefante! Salute a te. Om Gam Ganapataye Namaha. Ganesha è il Dio dalla testa di elefante. Egli è colui che viene adorato per primo. I suoi nomi sono ripetuti all’inizio di ogni lavoro per buon auspicio, e prima di incominciare qualsiasi tipo di culto. Egli è il Signore del potere e della saggezza. Figlio primogenito di Siva, è il fratello maggiore di Skanda o Kartikeya. Egli è l’energia di Siva, ed è chiamato il figlio di Sankara e Uma. Secondo l’antica filosofia indiana Shri Ganesh è il primo “Shabda” (AUM) o vibrazione che si manifestò al principio dell’Universo. Perciò è associato al “principio”. Alcuni lo hanno descritto come il “Signore dell’Inizio.” Ganesha nei Veda vakratuNDa mahAkAya sUryakoTisamaprabha nirvighnaM kuru me …

Pradosha Vrata

Tutto il creato e le creature funzionano e operano in base a leggi cosmiche o divine. Sempre un sistema perfetto e perfettamente razionale governa ogni fenomeno e processo, mondano o mistico. Come gli elementi grossolani e le forze fisiche operano differentemente in condizioni diverse, così le forze sottili e più elevate rispondono e agiscono nel piano interiore e nei processi spirituali come la meditazione, la preghiera, l’adorazione, ecc. Perciò si trovano ingiunzioni ben precise per l’esecuzione di taluni rituali al mattino, altri per la preghiera del mezzogiorno e per l’adorazione della sera. Alcune osservanze sono indicate per svolgersi in certe fasi lunari, altre quando una tale stella si trova all’ascendente, o nell’ora di una particolare congiunzione planetaria. Il rituale di Pradosha è da osservare al tramonto del tredicesimo giorno di fase lunare. E’ l’adorazione di Shiva che garantisce il successo di ogni impresa e la soddisfazione dei desideri del cuore. …

Il significato di Navaratri – Festa In onore della Madre Divina

27 marzo – 3 aprile 2009 Chaitra Navratri La Durga Puja o Navaratri (significato letterale: nove notti) é la più grande festa Indù durante la quale si adora Dio sia nella forma del Padre che della Madre. Questa festa è celebrata due volte all’anno, in primavera e in autunno. Il Rama-Navaratri di primavera è celebrato durante la luna nuova di Chaitra (aprile/maggio) e il Durga-Navaratri d’autunno durante la luna nuova d’Ashwin (settembre/ottobre). L’inizio dell’estate e dell’inverno sono due congiunzioni molto importanti di influenze climatiche e astrali. I corpi e gli spiriti subiscono un notevole cambiamento a causa delle modificazioni della natura e sono anche momenti consacrati al culto della Madre. La celebrazione dura nove giorni in onore delle nove manifestazioni di Durga. Si commemora la Vittoria di Durga su Mahishasura, il demone a testa di bufalo. Ma per il ricercatore spirituale (sadhaka) sulla via della sadhana, la divisione di Navaratri …