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Devi Mahatmya. Traduzione e commento in PDF.

[Solstizio 2020 | Navaratri 2020] Durante il Navaratri è tradizione leggere il Devi Mahatmya, suddiviso per i nove giorni (notti) dedicati alla Madre divina. La lettura di questo testo è una pratica devozionale riconosciuta e ricca di insight significativi. Il testo è stato tradotto e curato dagli studenti durante il Solstizio d’estate, turning point di questo anno apocalittico e insieme straordinario, a protezione e conforto dei devoti della Madre e di tutti. Il commento è stato scritto da Udai Nath durante il Navaratri di Ottobre 2020. Lo dedichiamo al Navaratri d’autunno per tutti coloro che cercheranno rifugio nella Sapienza in tempi di angoscia. Adesh Adesh. Jay Ma. Traduzione e commento a cura di Beatrice Udai Nath con la collaborazione di Alessandra Grana, Debora Menozzi, Edoardo Gobattoni. Seminario di Giugno 2020 “In lode della Grande Dea” e Navaratri 2020. L’introduzione e il testo del Devi Mahatmya sono tradotti integralmente da “In …

Devi Suktam, l’Inno alla Parola Madre, Rg Veda 10,125

Devi Suktam (Rṣi Mārkaṇḍeya, Rv 10,125): oṃ ahaṃ rudrebhirvasu’bhiścarāmyahamā”dityairuta viśvade”vaiḥ | ahaṃ mitrāvaru’ṇobhā bi’bharmyahami”ndrāgnī ahamaśvinobhā ||1|| ahaṃ soma’māhanasa”ṃ bibharmyahaṃ tvaṣṭā”ramuta pūṣaṇaṃ bhagam”| ahaṃ da’dhāmi dravi’ṇaṃ haviṣma’te suprāvye ye’ (3) yaja’mānāya sunvate ||2|| ahaṃ rāṣṭrī” saṅgama’nī vasū”nāṃ cikituṣī” prathamā yaṅñiyā”nām | tāṃ mā” devā vya’dadhuḥ purutrā bhūri’sthātrāṃ bhū~ryā”veśayantī”m ||3|| mayā so anna’matti yo vipaśya’ti yaḥ prāṇi’ti ya ī”ṃ śṛṇotyuktam | amantavomānta upa’kṣiyanti śrudhi śru’taṃ śraddhivaṃ te” vadāmi ||4|| ahameva svayamidaṃ vadā’mi juṣṭa”ṃ devebhi’ruta mānu’ṣebhiḥ | yaṃ kāmaye taṃ ta’mugraṃ kṛ’ṇomi taṃ brahmāṇaṃ tamṛṣiṃ taṃ su’medhām ||5|| ahaṃ rudrāya dhanurāta’nomi brahmadviṣe śara’ve hanta vā u’ | ahaṃ janā”ya samada”ṃ kṛṇomyahaṃ dyāvā”pṛthivī āvi’veśa ||6|| ahaṃ su’ve pitara’masya mūrdhan mama yoni’rapsvantaḥ sa’mudre | tato viti’ṣṭhe bhuvanānu viśvotāmūṃ dyāṃ varṣmaṇopa’ spṛśāmi ||7|| ahameva vāta’ iva pravā”myā-rabha’māṇā bhuva’nāni viśvā” | paro divāpara enā pṛ’thivyai-tāva’tī mahinā samba’bhūva ||8|| oṃ śāntiḥ śāntiḥ śānti’ḥ || || iti ṛgvedoktaṃ devīsūktaṃ samāptam || ||tat sat || [Questo inno del Rg Veda …

Parola Madre. Teologia del Suono e della Parola nei Veda e nello Yoga.

SEMINARIO PESARO, 29 SETTEMBRE 2019 La Madre del Mondo nella tradizione indiana compare all’inizio della manifestazione del cosmo come Suono. E’ Vac, la parola, il Logos, che è personificazione femminile e attiva dell’Assoluto, Immanifesto e senza forma. Tutto ciò che ha forma, distinzione e nome, è perciò figlio della Parola. Gli Dei, i Veda, i riti e tutte le forme viventi derivano dal grande ventre cosmico delle forme: Hiranyagarbha, l’uovo-utero che contiene le idee in forma sonora. Matrice dello spazio, l’elemento sottile della vastità, è potenza e espressione dello stesso Brahman supremo: pura espansione illimitata. Come lo spazio ha per caratteristica l’espansione, l’onda sonora che stabilisce la sua estensione è creatrice dello spazio stesso e quindi del tempo, e le cose e gli esseri che lo abitano sono fatti di suoni, nomi e rapporti armonici ordinati. Vac è la sostanza del mondo intero. Vac è la vacca celeste, la volta …

Chinnamasta, la Madre Senza Testa e la Liberazione (ed Eulogia)

La shakti Chinnamasta, la cui rappresentazione è senza testa, è la potente Grazia Divina, o discesa, che volge lo yogi spiritualmente maturo a sciogliere la sua mente, gli attaccamenti, le abitudini, i concetti nella Coscienza Pura, e a trascendere quindi la mente per fondersi con lo stato sovra-mentale o non-mentale (unmana) della Divina Beatitudine. Non è ragionevole temere la perdita del raziocinio, perché la morte prima o poi ci porta a compiere il grande passaggio, indipendentemente dal fatto che lo vogliamo o no. Ma chi muore prima di morire, non muore dopo la morte. La via indicata per il risveglio spirituale è propriamente il cosiddetto “sacrificio della conoscenza”, che implica la rinuncia al complesso meccanismo di pensieri, attaccamento e possesso, di cui il più persistente è l’idea “Io sono il corpo”. Questo sacrificio è simboleggiato dal taglio della testa, che indica la separazione della mente dal corpo, o la libertà …

Le dieci Mahavidya, la grande teoria tantrica delle forme della saggezza

Shri Shiva disse: Tara Devi è l’aspetto azzurro, Bagala è l’incarnazione della tartaruga, Dhumavati è il cinghiale, Chinnamasta è Nrisimha, Bhuvaneshvari è Vamana, Matangi è la forma di Rama, Tripura è Jamadagni, Bhairavi è Balabhadra, Mahalakshmi è Buddha, e Durga è Kalki avatar. BhagavatÌ Kali è la forma Krishna.” [Todala Tantra, capitolo 10] Durante uno dei loro numerosi giochi d’amore, Shiva e Parvati si trovarono ad affrontare un conflitto che sembrava minacciare per sempre la loro unione. Quello che era cominciato come uno scherzo stava diventando tragedia, e un furibondo Shiva minacciava di lasciare Parvati. Parvati non riusciava ad aggiustare le cose, nemmeno ricorrendo a tutte le sue arti. Trovandosi senza scelta, Parvati si moltiplicò in dieci forme differenti, una per ciascuna delle dieci direzioni. Così per quanto Shiva cercasse di fuggire, trovava in ogni direzione una guardiana a bloccargli le vie di fuga. Ciascuna delle forme manifestate dalla Devi …

Kali Maa, mito e simbolo

Il nome Kali deriva dalla parola radice sanscrita Kal, tempo. Nulla sfugge al tempo. Kali Maa è una Rupa (forma) di Durga Maa. Creata da Durga Maa per lottare contro i demoni, l’aspetto feroce di Durga. Secondo i Purana, l’ immagine di Kali, ampiamente venerata nelle regioni orientali dell’India, deve la sua origine alla battaglia di Durga con Shumbha e Nishumbha. E’ anche nota come colei che uccise il demone Raktabija bevendo le gocce del suo sangue, per impedire che queste cadessero a terra. Nelle immagini popolari, Kali è rappresentata come un essere femminile molto nero, con quattro braccia. In una mano ha una scimitarra, in un’altra la testa di un demone, che tiene per i capelli, la terza mano si apre a elargire benedizioni e la quarta regge un’altra arma, di solito una lancia o un tridente. Ha una collana fatta di teschi e due teste di demoni come …

Le nove Divinità del Navratri

Le nove dee del Navaratri sono chiamate collettivamente Navdurga e sono tramandate nel Devi Mahatmya e nel Durga Saptashati. Le nove dee venerate in ciascuno dei nove giorni di Navratri sono incarnazioni della Shakti Divina. I loro nomi sono: Shailaputri, Brahmacharini, Chandraghanta, Kushmanda, Skanda Mata, Katyayani, Kala Ratri (Kaalratri), Maha Gowri e Siddhidayini. Maa Shailaputri –  La Dea del primo giorno di Navratri “Shail” significa montagna e “Putri” figlia. E’ conosciuta anche come Parvati o Hemavati. Shailaputri si crede fosse la reincarnazione di Sati, la figlia di Daksha e moglie di Shiva. Alla sua reincarnazione divenne Parvati, figlia dell’Himalaya e in seguito moglie di Shiva. E una delle principali forme della Shakti e strettamente associata a Shiva. Maa Brahmacharini – La Dea del secondo giorno di Navratri In questo caso “Brahma” si riferisce a chi costantemente medita sull’Essere Supremo. Brahmacharini è perfetta devozione, pace e meditazione. E nota anche con …

Il significato di Navaratri – Festa In onore della Madre Divina

27 marzo – 3 aprile 2009 Chaitra Navratri La Durga Puja o Navaratri (significato letterale: nove notti) é la più grande festa Indù durante la quale si adora Dio sia nella forma del Padre che della Madre. Questa festa è celebrata due volte all’anno, in primavera e in autunno. Il Rama-Navaratri di primavera è celebrato durante la luna nuova di Chaitra (aprile/maggio) e il Durga-Navaratri d’autunno durante la luna nuova d’Ashwin (settembre/ottobre). L’inizio dell’estate e dell’inverno sono due congiunzioni molto importanti di influenze climatiche e astrali. I corpi e gli spiriti subiscono un notevole cambiamento a causa delle modificazioni della natura e sono anche momenti consacrati al culto della Madre. La celebrazione dura nove giorni in onore delle nove manifestazioni di Durga. Si commemora la Vittoria di Durga su Mahishasura, il demone a testa di bufalo. Ma per il ricercatore spirituale (sadhaka) sulla via della sadhana, la divisione di Navaratri …

Bhavani Ashtakam – Adi Shankaracharya

Bhavani Ashtakam – Adi Shankaracharya Na thatho, na matha, na bandur na datha, Na puthro, na puthri , na bruthyo , na bartha, Na jayaa na Vidhya, na Vruthir mamaiva, Gathisthwam, Gathisthwam Thwam ekaa Bhavani. Non la madre, non il padre non i compagni e non gli amici non il figlio, né la figlia non i servi, non il marito non la moglie, e neppure la conoscenza e nemmeno la mia occupazione sono la mia vera dimora – Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Signora. Bhavabdhava pare , Maha dhukha Bheeru, Papaatha prakami , pralobhi pramatha, Kam samsara pasa prabadha sadaham, Gathisthwam, Gathisthwam thwam ekaa Bhavani. Sono un codardo che non osa affrontare il dolore, irretito dalla lussuria e dalla debolezza, dall’avidità e dal desiderio, e legato alla vita inutile che ho vissuto. Nell’oceano della nascita e della morte – Sei Tu il mio rifugio e …