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Parmenide, Poema sulla Natura

(Proemio del Poema) Le cavalle che mi portano fin dove il mio desiderio vuol giungere, mi accompagnarono, dopo che mi ebbero condotto e mi ebbero posto sulla via che dice molte cose, che appartiene alla divinità e che porta per tutti i luoghi l’uomo che sa. Là fui portato. Infatti, là mi portarono accorte cavalle tirando il mio carro, e fanciulle indicavano la via. L’asse dei mozzi mandava un sibilo acuto, infiammandosi – in quanto era premuto da due rotanti cerchi da una parte e dall’altra – quando affrettavano il corso nell’accompagnarmi, le fanciulle Figlie del Sole, dopo aver lasciato le case della Notte, verso la luce, togliendosi con le mani i veli dal capo. Là è la porta dei sentieri della Notte e del Giorno, con ai due estremi un architrave e una soglia di pietra; e la porta, eretta nell’etere, è rinchiusa da grandi battenti. Di questi, Giustizia, …

Logos e Brahman: raffronto tra il pensiero di Eraclito e le dottrine indiane.

Logos e Brahman: raffronto tra il pensiero di Eraclito e le dottrine indiane di Ada Somigliana da «Sophia», gennaio-giugno 1959, pp. 87-94. Gli studiosi sono, per lo più, d’accordo sul valore che ha in Eraclito il termine Logos da un punto di vista generale; ma le opinioni divergono, quando si scenda al particolare e si debba spiegare in quali rapporti esso si trovi con determinati concetti espressi dal filosofo che, si comprende bene, debbono essergli collegati. G. S. Kirk, in un suo recente saggio nella Revue philosophique [1], scrive: «Logos si trova nel fr. 1, nel fr. 2 e nel fr. 50. La difficoltà è che non sappiamo ciò che Logos voglia dire in questo senso». E continua: «Si tratta di qualche cosa che si può intendere e di cui si può sentir parlare (fr. 1), o di qualche cosa che si può ascoltare (fr. 50), o seguire e alla …

L’Uno e la Sua contemplazione. Plotino, Enneadi

Il principio è l’Uno Tutti gli enti sono enti per l’Uno sia quelli che sono tali in primo grado [le idee], sia quelli che partecipano in qualche modo dell’Essere [i corpi]. Che cosa sarebbero, infatti, se non fossero uno? poiché nessuno di essi, privato della sua unità, non è più quello. Per esempio: non c’è l’esercito se non è uno, né sono il coro o il gregge, se non sono uno; neppure sono la casa o la nave se non hanno unità, poiché la casa e la nave sono uno e, tolta l’unità, la casa non sarebbe più casa, né la nave più nave. Così le grandezze continue non sarebbero se in esse non fosse presente l’uno: infatti se vengono divise, in quanto perdono l’unità, perdono il loro essere. Inoltre, anche i corpi delle piante e degli animali, essendo uno ciascuno, se sfuggono all’unità, si dividono in molte parti e …