Solstizio e notte di San Giovanni
“Mentre era impegnato in una battuta di caccia con i compagni [Empedotimo] si ritrovò improvvisamente solo, a mezzogiorno, in un luogo deserto e disse di essere stato testimone (in quel momento e in quel luogo) di un’epifania di Plutone e Persefone, che lo illuminò su come la luce ruoti ciclicamente intorno alle due divinità, e che con ciò realizzò l’intera verità a proposito delle (nostre) anime, in forma di visioni che osservò direttamente.” Proclo (fr. 93)
Fin dall’antichità il cambio di direzione che il sole compie tra il 21 e il 22 giugno, riprendendo la sua corsa sull’orizzonte, è stato salutato come l’inizio di un nuovo periodo di vita. Questo giorno, detto solstizio estivo, è ancora oggi ricordato e atteso, in quanto primo giorno d’estate, ed è associato alla magica festa di San Giovanni Battista.
Il sole, per l’uomo principale fonte di vita, muta il suo cammino sull’orizzonte e sembra fermarsi (“sosta” di qui “solstizio”) per alcuni giorni in un punto preciso, sorgendo e tramontando sempre nella stessa posizione, finché, il 24 giugno (e il 25 dicembre) ricomincia a sorgere, giorno dopo giorno sempre più a sud sull’orizzonte (a giugno, e sempre più a nord a dicembre), determinando in maniera graduale l’allungarsi o l’accorciarsi delle giornate.
Fin dall’antichità gli uomini si erano resi conto di questi cambiamenti e avevano celebrato l’evento con diversi festeggiamenti. Gli antichi greci chiamavano il solstizio estivo “Porta degli uomini”, poiché, nella loro mitologia, era il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica. [*]
Al solstizio d’estate, quando il sole raggiunge la sua massima declinazione positiva rispetto all’equatore celeste, comincia l’estate. Questo giorno , la cui data ha variato secondo i calendari tra il 19 e il 25 giugno, era considerato un tempo sacro e ancora oggi viene celebrato dalla religiosità popolare con la festa di San Giovanni Battista.
San Giovanni fu il primo santo a riconoscere Gesù come Maestro, egli già da tempo Lo attendeva e parlava della Sua prossima venuta. Intanto si dedicava agli altri battezzando coloro che lo desiderassero per la purificazione e la rinascita dello spirito. Il suo servizio fu riconosciuto da Gesù che si recò da lui per ricevere il battesimo.?Da questo deriva il legame di San Giovanni con l’acqua (battesimo) e con la luce (capacità di visione). Il giorno del Solstizio d’Estate è il più lungo dell’anno ma il sole, appena superato il punto solstiziale comincia a decrescere sull’orizzonte ed inizia il semestre del sole discendente che si concluderà con il Solstizio d’ Inverno quando l’astro sembrerà morire per poi rinascere come “sole nuovo”. Questo trionfo del Sole che secondo le antiche tradizioni, si sposa con la Luna, potrebbe offrire una chiave interpretativa per capire meglio le usanze e le numerose leggende della notte di San Giovanni. Influenzate da tale luce le acque , analoghe simbolicamente alla Luna , sarebbero fecondate dal Sole nello sposalizio solstiziale e serberebbero una energia benefica. Per questo motivo le usanze connesse alla festa di San Giovanni hanno la funzione di proteggere il Creato. I fuochi solstiziali avrebbero virtù sia purificatrici che rigenerative. Falò si accendono sulla cima delle colline e in ogni campo , in modo che il fumo possa passare sul grano e sulle coltivazioni a protezione dalle malattie, per assicurare buoni raccolti e affinché si conservino bene i frutti della terra, per le campagne si tengono processioni con le torce accese e ruote infuocate si fanno ruzzolare per i pendii. [**]
Fonti:
[*] http://www.italiadonna.it/public/percorsi/02010/02010001.htm
[**]http://www.liberavox.it/home/index.php/ambiente/46-ambiente/268-scienza-e-magia-del-solstizio-destate-lacqua-di-san-giovanni