Inno al Prana, Atharva Veda XI, 4.
[Inno al Prana, energia vitale o respiro, personificato come lo spirito supremo. Atharva Veda XI, 4. Dalla versione inglese in Hymns of the Atharva Veda, by Ralph T.H. Griffith,1895]
1. Sia lode al Prâna, a cui tutto questo (universo) è soggetto, che è diventato il signore del tutto, dal quale il tutto è sostenuto!
2. Sia lode, o Prâna, al tuo ruggito (vento), sia lode, o Prâna, al tuo tuono, sia lode, o Prâna, alla tuo lampo, sia lode, o Prâna, alla tua pioggia!
3.Quando Prâna chiama, invocando le piante con il suo tuono, esse vengono fecondate, concepiscono e quindi sono riprodotte in abbondanza.
4. Quando la stagione è arrivata, e il Prâna chiama con voce possente le piante, allora tutto gioisce, qualunque cosa abiti sulla terra.
5. Quando il Prâna ha annaffiato la grande terra con la pioggia, le bestie si rallegrano; (pensano): ‘la forza, così, ora otterremo.’
6. Quando sono state annaffiate dal Prâna, le piante parlarono di concerto: ‘Tu, infatti, hai prolungato la nostra vita, ci hai reso tutte fragranti.’
7. Sia lode, o Prâna, a te che vieni, sia lode a te che vai; sia lode a te quando ti sollevi, e sia lode a te anche quando ti posi.
8. Sia lode a te, o Prâna, quando inspiri, e sia lode quando espiri! Sia lode a te quando te ne vai, sia lode a te quando ritorni: a te, per intero, qui cantiamo la lode!
9. Con la tua amata forma, o Prana, e con il potere di guarigione che ti è proprio, benedici tutti noi, affinché possiamo vivere!
10. Il Prâna veste le creature, come un padre il suo caro figlio. Il Prâna, in verità, è il signore di tutto, di tutto ciò che respira e non respira.
11. Prâna è la morte, Prâna è la febbre. Gli dei adorano il Prana. Il Prana collocherà chi dice il Vero nel mondo più elevato
12. Prâna è Virâg (potere, gloria), Prâna è Deshtrî (la divinità che guida): tutti adorano Prâna. Prana in verità è sole e luna. Chiamano Prana Prajâpati.
13. Il riso e l’orzo inspirano ed espirano. Il Prana li riscalda (li digerisce). L’inspirazione è nutrita dall’orzo; il riso sostiene l’espirazione.
14. L’uomo espira e inspira da quando si trova nel grembo materno. Quando tu, o Prana, lo vivifichi, allora è nato di nuovo.
15. Lo chiamano Prâna Mâtarisvan (il vento); Prâna, infatti, è chiamato Vâta (il vento). Il passato e il futuro, il tutto, in verità è sostenuto sul Prana.
16. Le piante sacre (âtharvana), le piante magiche (ângirasa), le piante divine e quelle prodotte dagli uomini, spuntano quando tu, o Prâna, le vivifichi.
17, Quando il Prana ha annaffiato la grande terra con la pioggia, allora le piante germogliano, e anche ogni sorta di erba selvatica.
18. Chiunque, o Prana, sappia questo riguardo a te, e (conosca) ciò che ti sostiene, a lui tutti offriranno onori nel mondo ulteriore.
19. Come tutte queste creature, o Prâna, ti offrono un tributo, così offriranno un tributo (nell’aldilà) a colui che ti ascolta, o illustre!
20. Si muove come un embrione tra gli dèi; quando nasce, dove si manifesta, è nato di nuovo. Quando risorge, la sua potenza penetra nel presente e nel futuro, come un padre (rinasce in) suo figlio.
21. Come un cigno, si alza dall’acqua senza sollevare il piede. Se in verità lo ritirasse, non ci sarebbe né oggi, né domani, né notte né giorno, e mai l’alba sarebbe apparsa.
22. Con otto ruote e un compagno si muove, contenendo in sé migliaia di suoni, si solleva a oriente, tramonta a occidente. Con la (sua) metà ha prodotto il mondo intero: qual è il segno visibile della sua (altra) metà?
23. Colui che governa su questo (tutto) ha origine in ogni luogo e su tutto ugualmente si muove, sia lode a te, o Prâna, che sconfiggi ogni ostilità!
24. Possa il Prâna, che governa su questo (tutto), e che ha origine in ogni luogo e su tutto ugualmente si muove, (possa lui) instancabile, esaltato dalla conoscenza, restare sempre con me!
25. In piedi, veglia in quelli che dormono, né mai si riposa. Nessuno l’ha visto dormire in quelli che dormono.
26. O Prâna, non allontanarti da me, non essere altro che me stesso! Come l’embrione alle acque, tu, o Prâna, sii legato a me, affinché io possa vivere.