Meditazioni con i Tarocchi. Il Diavolo, L’Angelo, Il Carro.
Nel profondo della terra operano forze che trattengono, scuotono e trasformano, nel grande laboratorio chimico del mondo. Gli elementi scomposti si uniscono in aggregati, si mescolano veleni e germi vitali, corpi e decadenza, sofferenza e illusione, attrazione e repulsione, timore e dipendenza, ossessione e ribellione si combinano in un moto infinito, cieco, di autopoiesi e morte. Solo l’Osservatore di tutto resta immutato al mutare delle condizioni chimiche dell’Alchimia del mondo, e quell’Oro filosofale deve essere estratto dalla materia che muta nella sua perenne de-composizione. E’ la Sua presenza consapevole a cercare la salvezza, a richiamare la nostra attenzione su ciò che sembra impotente e in balia della sorte, destinato a una precoce sconfitta: l’innocenza e la verità, che abitano la coscienza, come un fanciullo abbandonato alle acque impetuose di un fiume in una fragile cesta di paglia. Questo fiume oscuro è la culla umile dell’essere immortale, che naviga solitario, luminoso, sopra le onde, senza esserne toccato. Il cuore veglia, presente e intatto, semplice e ineffabile, e illumina ogni cosa. Al riconoscimento della Presenza, il moto infausto delle onde diventa il carro solare della vittoria. Gli spiriti inferiori, i demoni, i morti, gli antenati, e tutto il mondo elementare che compone la natura e i corpi viventi, si dispongono sotto la guida del Fanciullo, che è il Guru perenne, a trainare il suo carro, e lentamente il cammino apre la propria strada al viaggiatore angelico, solare, secondo la Sua volontà.