Sri Adi Shankaracharya: Svatmanirupanam
Il saggio non si chieda cosa sia l’universo, quale sia la sua natura, come fu creato, quale la sua causa. Lo veda come mera illusione. Così come ci dimentichiamo del legno, quando guardiamo un elefante di legno, e ci dimentichiamo dell’elefante se osserviamo il legno – così il sé si disconosce nell’universo e l’universo nel sé.
Sulla vasta tela del Sé, il sé dipinge l’immagine dei vari mondi e il sé trae la propria soddisfazione ad ammirarne la figura.
(dallo Svatmanirupanam di Sri Adi Shankaracharya)
Un commento
Reahel
È davvero incredibile come testi così antichi possano esprireme con chiarezza e semplicità concetti così grandiosi ed importanti, riguardo al sè, alla mente, alla profondità della natura umana. A volte ancora mi stupisco di come ci si ritrovi costantemente a ritrovare le stesse cose, e lo vedo come un indice che ricorda che tutto è sempre nel sè, e non esiste null’altro che il sè. Allora la mente tace e contempla estatica. Grazie per condividere questi testi, davvero un bel blog.