Meditazioni con i Tarocchi. La Torre, Il Mago, L’Angelo.
Il Mago abita la Torre: la sua è una dimora prigione le cui mura si sgretolano col passare del tempo, segnato dalle sue operazioni segrete. Lentamente cadono i muri che lo circondano, si spezzano le catene che imprigionavano la sua forza originaria, si liberano energie subitanee e sfolgoranti, distruttive, che rompono i limiti imposti. Operare è purificare il seme, che frantuma il guscio per germinare nel suo potenziale creativo. Cadono sozzure e vecchie costrizioni, rovinosi piani, ambiziosi e rigidi come la mente ordinaria che aveva costruito la loro struttura. Operare è spezzare l’incantesimo del mondo, spezzare il guscio della propria mente, del proprio statuto materiale nel mondo. Comunque si creda, il seme germoglierà, contro ogni costrizione, la forma non è che apparenza, solo la sua energia segreta guida la sorte, decide i nomi e le forme e delinea l’arco parabolico del loro apparire. Questo seme senza volto è l’unico soggetto, l’operatore segreto di ogni opera e degli eventi inspiegabili del fato. La sua volontà è ascendere in luce e quintessenza, fasi purezza, chiarità e suono sottile, farsi angelo, potenza, ascesa e guida, perfetta innocenza e vero destino .