Autore: <span>Beatrice Polidori (Udai Nath)</span>

Meditazioni con i Tarocchi. Il Mago, L’Imperatore, La Papessa.

Fai come se l’Amato fosse accanto a te. In ogni singola nota della tua voce sia il seme glorioso di Quello che ami. In ogni gesto la presenza sottile della forma amata e il suo respiro. La sua voce ti guidi a raggiungerlo, come un richiamo che non si spegne. Tieni lo sguardo sul cuore e non distoglierlo. Agisci in solitudine, ma sappi che sei sempre visto e sentito, lì dove sempre guardi e ascolti. Sei il seme del ricongiungimento, sei l’eroe che siede davanti alla porta del castello, se l’amato che abita il giardino del cuore, sei la chiave che apre tutte le porte. Sei la sapienza e la grazia, la verità invisibile agli occhi. Sei la volontà che non si spezza, il grande mago, il re e il poeta. Sei la testa che poggia sulle ginocchia della Madre. Sei figlio e il devoto, sei il suo signore e …

Meditazioni con i Tarocchi. La Morte, Il Sole, Il Carro.

Con inusuale nitidezza, per i nostri tempi, la Potenza che regola il numero e la durata delle specie viventi, che crea, dispone e distrugge il creato, si manifesta ai nostri occhi, come in tempi remoti era solita fare, così che aveva allenato le menti alla Sua sapienza, a consistere della sua Grazia. Tutto ciò che è individualizzato muore, mentre resta immutato l’insieme, l’indistruttibile, nel cui sogno oceanico abbiamo abitato vita dopo vita, come moltitudine. La Morte ci riporta al vero, perciò è distruttrice delle illusioni. L’unico esistente, l’unico sempre vivente, è l’impersonale, che regola quando vuole e come vuole le vite dei molti. Ritornando a brillare alla vista di tutti, unico sacrificio che spande il suo calore e la sua benedizione sul mondo, il Sole, in cui a officiare il canto sono tutti gli Dei. Quel sole ha il suo omologo nella verità innata, quella precede ogni formulazione del pensiero …

Medirazioni con i Tarocchi. La Torre, L’Appeso, Il Papa.

E’ una delle raffigurazioni più difficili, che sembrano parlare del morbo e della quarantena, dell’inagibilità del mondo costruito, dell’essere rinchiusi in un luogo che frana, legati, come animali in trappola, in attesa di una salvezza promessa, mediata da altrove e forse inattendibile. Ricorda antichi modelli di autorità e di castigo, di sacrificio e costrizione. Ricorda la fragilità umana, la sua forzata condizione di maturazione e di essere sospesa, in attesa di istruzioni migliori. L’umana fragilità è spesso negletta e abusata, come fosse il fragile guscio una torre inviolabile, adatta a resistere a ogni assalto. Le mura del castello interiore sono invece supporti fragili e creati in emergenza, forme simboliche, piuttosto che effettive. Segnali di un limite che invece che inviolabile è spazio che si apre sotto la folgore dell’istante, costante bersaglio di violazione e di frattura. Quel perimetro è il luogo del contatto e della capitolazione, della spaccatura che si …

Meditazioni con i Tarocchi. L’Imperatore, La Luna, La Stella.

L’Imperatore è immerso nell’oscurità delle sue emozioni e del dubbio, la Luce della Luna è dolce, ma anche livida e suggestiva di pericoli e calamità, il canto della Stella, invece, che segnerebbe con certezza la direzione, è troppo lontano, coperto dalla notte, sembra irraggiungibile, appena udibile. E’ un unico cielo a sostenere tutti i luminari, da cui il Sè emergerà come il Sole, da sotto l’abito pesante e secolare dell’Imperatore. Come si muovono gli esseri che la Luna ha accolto con sé? Sotto il suo riflesso salvifico, ancorati con prontezza nell’istinto, puro riflesso, o nella quiete del sonno, nell’intelligenza veggente del predatore notturno, nel canto enigmatico degli animali della foresta, nella vita segreta che si regola da sé, indefettibile, più esatta di ogni calcolo umano, sostenuta dal respiro e dai fluidi, dal loro sapere segreto, che ciascuno informa secondo il suo mandato e obbedisce. Oltre questo ritmo, la lunga teoria …

Meditazioni con i Tarocchi. L’Eremita, L’Angelo, La Giustizia.

Dentro la grotta del cuore l’angelo trasporta il veggente a sorvolare il mondo diurno degli uomini e quello notturno degli spiriti, dove contempla gli dei, i pianeti e le forze che agiscono al di fuori del tempo. In questo spazio, più grande dell’universo, più piccolo del grano di senape, che è racchiuso nel cuore, lo yogi conosce le forze che plasmano il mondo, la loro ricaduta e la loro ascesa. Le anime allo stesso modo discendono o salgono per la stessa via, ma spinte da una potenza che le sposta come il vento fa con le foglie morte. I molti discendono e salgono sospinti dai meriti e dalle colpe, dai desideri e dagli attaccamenti, sfuggendo a ciò che detestano e ricadendo dove temevano. Lo yogi, che ha preso la via del Cuore, conosce le direttrici sottili che hanno dapprima solcato il suo corpo e poi i cieli e le sfere planetarie, …

Meditazioni con i Tarocchi. Il Papa, il Matto, Gli Amanti.

Un sacerdote, santificato dall’affievolirsi della sua memoria, giocato e perduto dalla sua eloquenza, conservato nel liquido caustico della santa povertà, articolato sulle giunture dello smembramento, fiore bianco che sa di morte e primavera insieme, illuminato dall’ombra che lo sovrasta, come il silenzio che si sta adagiando, sillaba dopo sillaba, sulle sue parole. Alla sua casa si affaccia l’abissale bambino del mondo, vestito di suoni e di ecolalie, muto come un pesce, coperto dalla placenta verde con cui è stato spuntato fuori dalle acque, ancora pinnato, boccheggiante, ignaro, assorto nel sogno che lo circonda e lo nutre di latte velenoso, di sporcizia e di fango, umile e spavaldo. Di chi sei figlio, da dove provieni? Ti dovrei uccidere, pensa l’anziano sacerdote, assorto nelle sue litanie, sempre più sfocate nella memoria, coda pinnata di una conoscenza che ha visto tempi più saettanti e ingloriosi. Adesso, dondolando sul suo trono di erba secca, …

Meditazioni con i Tarocchi. La Temperanza, L’Angelo, La Giustizia.

Fluida e costante, la coscienza pacificata è la madre di tutti i cammini. Paziente, come l’amore sacro, mai di fretta, come lo yogi avveduto, umile come il cuore puro, silenziosa, si affretta lentamente sul proprio passo, guidata dalla potenza invisibile dell’Angelo, dell’intelligenza celeste sovrana del moto di tutti i pianeti, salvifica, esatta. La quiete è il passo con cui si placa la tempesta, racchiusa nel vaso medicinale, antidoto al suo veleno. Riposi il composto nella coppa d’oro, si trasformi col tempo in guarigione. Non c’è affanno e non c’è timore, dove c’è un cammino. Dove c’è un cammino, c’è l’angelo custode, il consolatore, il santo, il maestro invisibile e il soccorso sicuro, la protezione e la grazia. Andare sotto il suo sguardo, guardando con il suo occhio, respirando con il ritmo delle sue ali, illuminando con la sua purezza, indifferenti ad altro sguardo che al Suo, immersi nel suo miele …

Meditazioni con i Tarocchi. Inno all’Uno

Creatore, presente, lingua di fuoco, Agni, poeta, alato messaggero, psicopompo, seme, germoglio, veggente, ermetico, oracolare. Tu che chiedi e che dai. Ritmo, tamburo, corda, ordinatore, inganno, principio. Uno e due, teurgo, primo dio, arconte e progenitore. Tu che cadi dal paradiso. Peccatore. Re e sacerdote. Menzognero, astuto, corinzio, ladro del vello d’oro, argonauta, traditore. Teatrante, maschera, palo sacrificale. Tu che leghi la bestia, che affondi la lama. Apollo delfico, genio, daimon, cosmogonico. Padre Urano. Che spalanchi la bocca, che emetti la sillaba. Scintilla, emissione, fecondo, che hai creato le vacche, uccisore, lucifero, tentatore. Selce, punta, cacciatore. Arciere solare. Straccione. Truffatore. Demiurgo e guardiano. Venditore di anime. Lubrico di desiderio. Canto e inno, musico celeste, orfico, castissimo, giovinetto. Mantello. Specchio, gemello. Lucido inganno. Essere, tu che sei, i molti e l’uno, la carta che vince, il solo giocatore. Ordinatore invisibile, abile mano, occhio non visto, pensatore non pensato. Rapida ascesa. Signore dai …

Meditazioni con i Tarocchi. Inno allo Zero.

Umile, sciolto, povero, senza legami, senza possessi, muto, danzante, invisibile, senza nome, accattone, indifferente, inatteso, sempre nuovo, perenne, sconosciuto, straniero, estatico, già morto, non nato, nascituro, innocente, reietto, beato, percosso, fuggitivo, imprendibile, inarrestabile, mai uguale, vento, sonaglio, pioggia d’estate, scalzo, insanabile, serpente, pietra liscia di fiume, coltello, ghirlanda, solitario, perduto, sibilo, fischio, balzo, lontananza, fanciullo, zagreo, cicatrice, punto, soglia, oltrepassamento, esitazione, caduta, abbandono, fede, elemosina, fame, impavido, cosparso di cenere, sparso al vento, insepolto, fantasma, errante, presagio, declivio, salita, impuro, folle, ladro, preda, sentiero, vertigine, levare, spalancato, dalle tre teste, spezzato, vergine, selvatico, verde, latrato, randagio, orfano, espiatorio, indifeso, immortale, che sempre ritorni. (Inno orfico allo z3r0)

GAYATRI MANTRA. LA MEDITAZIONE E L’INTELLIGENZA SPIRITUALE.

SEMINARIO PESARO, 22 DICEMBRE 2019 Vorrei chiudere questa stagione di incontri con una celebrazione del Solstizio d’inverno all’insegna della meditazione del Sole che, nel suo valore massimo di declinazione negativa stagionale, incarna l’immagine del Sole interiore, racchiuso oltre la soglia visibile, in attesa di nascere dal cuore. Con il Gayatri, il Sole è invocato come presenza visibile dell’Atman, del regolatore dei mondi, che al suo comando seguono il proprio corso esattamente: così il Sole guida a seguirlo i pianeti e gli dei, come il Sommo Bene, a cui tutto il cosmo obbedisce come una sola mente e un solo cuore, sincronico. Questo è tradizionalmente il modello dell’Intelligenza suprema, della volontà divina diffusa su tutto, e quindi della conoscenza spirituale, quando l’insieme è dotato di una volontà luminosa, condivisa e visibile, unitaria. Di questa Intelligenza si chiede il Sole di illuminare le nostre menti, perché come gli dei e le potenze …